Corsa Scudetto, cambia tutto: penalizzazione come la Juve - Calciatori.com
La storia si ripete: proprio come accaduto con la Juventus il campionato di Serie A potrebbe essere stravolto nuovamente. Cambia tutto per la corsa allo scudetto 2024/2025.
La Serie A potrebbe essere scossa da un nuovo scandalo, uno di quelli capaci di riscrivere le sorti del campionato anche a stagione in corso. Dopo il caso che ha travolto la Juventus solo un anno fa, con una penalizzazione pesante che ha riscritto la classifica e tolto ai bianconeri la possibilità di lottare fino alla fine, ora un’altra grande del calcio italiano rischia grosso.
L’inchiesta in corso riguarda presunte irregolarità finanziarie legate a operazioni di mercato che, se confermate, potrebbero portare a una penalizzazione immediata o, peggio, alla revoca di un titolo già assegnato. La Procura Federale sta valutando gli elementi emersi dall’indagine della Procura della Repubblica, che ha già chiesto il rinvio a giudizio per alcuni dirigenti di spicco del club coinvolto. Se venissero trovate violazioni nuove rispetto a quelle già archiviate in passato, la giustizia sportiva potrebbe intervenire con mano pesante.
La tempistica è cruciale: se la sanzione dovesse arrivare entro la fine del campionato, il suo impatto sarebbe immediato, con punti di penalizzazione che potrebbero stravolgere la classifica. In caso contrario, si profilerebbe un déjà vu, con il Napoli destinato a iniziare la prossima stagione con una zavorra pesante. Mentre Aurelio De Laurentiis ha ricevuto il rinvio a giudizio, Antonio Conte suda freddo per il suo Napoli in piena corsa scudetto con un testa a testa serrato che probabilmente si deciderà all’ultima giornata. Le differenze tra i casi di Juventus e Napoli sono sostanziali. La Juventus è stata punita per un uso sistematico di plusvalenze fittizie, accertato dalla giustizia sportiva, che ha portato a una penalizzazione di 10 punti nella stagione 2022-23. Il Napoli, invece, è sotto indagine per un’operazione specifica, legata al trasferimento di Osimhen, e al momento non ci sono prove di un utilizzo ricorrente delle plusvalenze in modo illecito.
A fare un po’ di chiarezza è intervenuto l’avvocato Michele La Francesca, che sulle pagine di ius101.it ha raccontato i possibili esiti: “Dove emergessero nuovi e rilevanti elementi di prova non considerati dalla giustizia sportiva quando venne emessa la sentenza di proscioglimento (resa nel 2022), il Procuratore Federale Chinè dovrà richiedere alla Corte Federale d’Appello (CFA), entro 30 giorni dalla ricezione del carteggio penale, la revoca della sentenza che aveva dichiarato il Napoli non colpevole, formulando, nello stesso tempo, una richiesta di condanna del club (così come sancito dall’articolo 63 del Codice di Giustizia Sportiva)”.
L’avvocato ha poi spiegato che esiste la possibilità per cui la penalizzazione venga posticipata alla stagione successiva per renderla effettivamente “afflittiva”. Se la decurtazione fosse di soli 2-3 punti, e il Napoli vincesse il campionato con un margine maggiore, la penalizzazione verrebbe fatta slittare al prossimo campionato, con il club che partirebbe da un -2 o -3 in classifica. In sintesi, qualora il Napoli venga giudicato colpevole, Antonio Conte dovrà vincere il campionato con ampio margine per non vederselo revocato.