Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juventus - calciatori.com
Il 4-0 subito dalla Juventus in casa contro l’Atalanta ha riportato nel baratro la squadra di Thiago Motta.
Si tratta infatti della sconfitta più pesante da quando i bianconeri hanno il nuovo stadio, e in generale la peggiore dal 1967 quando i bianconeri subirono uno 0-4 interno nel derby della Mole contro il Torino. Un ko gravissimo che ha dettato benzina su un fuoco già incredibilmente acceso. Dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano di un non irresistibile PSV e quella dalla Coppa Italia per mano di un ancor meno irresistibile Empoli, è sul campionato che si riversano tutti gli obiettivi della Juventus. O almeno l’obiettivo minimo dichiarato, quello del quarto posto. Bianconeri che hanno anche sfiorato il cielo con un dito, visto il -6 dall’Inter capolista che è durato però solo una settimana. Ci ha ripensato infatti la Dea di Gian Piero Gasperini a riaprire le ferite, e lo ha fatto senza nessuno scrupolo.
Una sconfitta così pesante lascia inevitabilmente degli strascichi, dentro e fuori dal campo. A partire dai giocatori, saranno tantissime le valutazioni da fare dopo la prestazione contro l’Atalanta, e su tutti il primo indiziato a salutare Torino in estate è sicuramente Dusan Vlahovic. Ma oltre a quella di tanti giocatori, l’altra posizione che è inevitabilmente in bilico è quella di Thiago Motta. Il tecnico bianconero, difeso dalla società in tutte le situazioni complicate, con questa pesante sconfitta potrebbe aver commesso un grosso inciampo nel suo percorso bianconero. E la sua permanenza non sembra affatto scontata.
Che non sia un buon momento in casa Juventus non è certo un segreto, e a risentirne sono inevitabilmente tutte le varie componenti della società. A scricchiolare negli ultimi giorni, però, è stato anche l’unico rapporto che sembrava effettivamente saldo: quello tra Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. Le difficoltà di questo nuovo progetto sono sotto gli occhi di tutto, e i due costruttori della squadra sono sicuramente i primi sul banco degli imputati.
A mettere in bilico la posizione dell’ex allenatore del Bologna, però, è proprio il direttore sportivo bianconero, come rivelato a Pressing dal giornalista Sandro Sabatini. “La responsabilità è nella consistenza e nello spessore di chi è dirigente della società: questa è vaga, anche perché il rappresentante più di spicco, Giuntoli, è stato al fianco di Thiago Motta dai fuori rosa dell’estate fino ad oggi. Salvo poi affidare ad amici e conoscenti telefonate esplorative con altri allenatori e Thiago Motta l’ha saputo. Tanto che non mi risulta parlino tutti i giorni. E non si può giudicare solo il campionato, bensì tutta la stagione in cui non c’era obbligo di vincere ma almeno di fare bene”.
Rivelazione importante, che non garantisce a Thiago Motta un futuro in bianconero. Probabilmente neppure conquistando il quarto posto in campionato.