La Juve è una polveriera: Vlahovic fuori rosa

Anche il serbo ha messo il suo zampino nella vittoria storica dell’Atalanta in casa dei bianconeri. Cosa sta succedendo

Chiamate i pompieri, la Juve sta andando a fuoco. Uno 0-4 casalingo di portata storica, visto che l’ultimo risaliva al 22 ottobre 1967, nel derby col Torino.

È il primo però all’Allianz Stadium, che ha subissato di fischi la squadra. Una buona parte dei tifosi è andata via prima, sul due e sul tre a zero dell’Atalanta. E fuori l’impianto un nutrito gruppo di tifosi ha intonato un coro per Allegri.

Per il nuovo disastro bianconero il mirino è puntato su Thiago Motta, ma anche su Cristiano Giuntoli e alcuni dei calciatori più rappresentativi. Tra questi, il solito Dusan Vlahovic, ‘umiliato’ dal suo allenatore che lo ha fatto entrare a un quarto d’ora dal termine a gara ormai bella che compromessa.

Ma il serbo il suo zampino è riuscito a metterlo comunque, ma a favore della ‘Dea’.

Errore di Vlahovic a centrocampo ❌
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— DAZN Italia (@DAZN_IT) March 10, 2025

Il grottesco, e sfortunato assist per il 4-0 finale di Lookman è l’emblema di una stagione che potrebbe concludersi in maniera drammatica, sportivamente parlando, ovvero fuori dalla zona Champions. Sarebbe un fallimento totale, considerati i conti del club e i soldi spesi nelle ultime due sessioni di calciomercato.

Per quanto riguarda Vlahovic, da ieri sera molti tifosi non vogliono più vederlo nemmeno in cartolina. Motta poteva sicuramente avere maggiore rispetto per lui, ma l’atteggiamento molle del serbo non è passato inosservato: “Quasi stesse facendo un favore”, le parole condivisibili a ‘Dazn’ dell’ex Giaccherini.

“Vlahovic fuori rosa”: Juve-Atalanta, strascichi pesanti

Molti juventini vogliono addirittura che Vlahovic venga messo fuori rosa fino al termine della stagione. Questo non accadrà, ma è certo il suo addio alla Juventus nella prossima finestra estiva.

Lo sa anche lui che l’avventura a Torino ormai è giunta agli sgoccioli, tanto che il suo agente è da mesi al lavoro per trovargli una nuova sistemazione.

Vlahovic ha grandi ambizioni, dal Barcellona al PSG passando per le big di Premier, ma quasi nessuno disposto a pagare il suo cartellino almeno 30 milioni nonché a sobbarcarsi il suo stipendio di 10 milioni netti.

Solo Arabia e Turchia

Ad oggi il suo è un mercato ‘povero’ quanto ad appeal, dato che gli interessi più concreti provengono da Arabia e Turchia, vedi quello del Fenerbahce di Mourinho. Se non vuole fare la fine sportiva dell’ex compagno Chiesa, riserva della riserva al Liverpool, dovrà ridimensionare le sue ambizioni. Fare non uno, ma due passi indietro.