
L'esonero è già stato scritto: Motta via dalla Juve (Screen Youtube Sky Sport) - Calciatori.com
Adesso la domanda è: chi al posto del tecnico italo-brasiliano? Chi è vicino a Giuntoli esclude i nomi di Conte e Gasperini
Non solo il Milan, anche la Juventus è destinata a cambiare guida tecnica. Un altro ribaltone in vista, con Thiago Motta che può essere esonerato anche qualora riuscisse a strappare la qualificazione in Champions League.
Rottura con lo spogliatoio
L’italo-brasiliano ha rotto con mezzo spogliatoio, non riuscendo a creare un’identità di squadra ancor prima che di gioco. Continui cambi di formazione, gestione cervellotica dei calciatori, esclusione dei migliori – vedi Thuram – dalle partite più importanti.

Motta come Allegri
Dopo la figuraccia con l’Empoli, Cristiano Giuntoli gli ha confermato la fiducia. “Non è in discussione”, ha detto il Football Director che ha più colpe di lui. E che usò le medesime frasi, proprio di questi tempi, per Massimiliano Allegri…
Coincidenze che fanno davvero presagire un finale identico. Esonero fu, esonero probabilmente sarà.
Contestazione prima di Juve-Verona. Nel mirino anche Motta

In attesa di quello societario, l’esonero di Motta è arrivato già dalla tifoseria organizzata. All’esterno del J Hotel, alla vigilia della gara casalinga col Verona, la Curva ha contestato pesantemente un po’ tutti.
Club, giocatori e allenatore. Cori spregevoli contro l’ex Bologna, un segnale di come abbia ormai perso la fiducia e soprattutto l’appoggio del tifo juventino più caldo.
No Conte o Gasperini

Chi al suo posto? Chi gravita in orbita Giuntoli, come Paolo Bargiggia, esclude che possa arrivare uno tra Conte e Gasperini. Entrambi sarebbero giudicati troppo ingombranti, troppo ‘pericolosi’ per gli equilibri societari. Troppo esigenti, specie Conte, sul piano del mercato. Senza contare le loro pretese economiche.
Pioli o Baroni per il post Thiago Motta
Lo stesso Bargiggia ha indicato poi i due nomi che al momento sono i preferiti in caso di ribaltone in panchina. Si tratta di due italiani, Stefano Pioli e Marco Baroni.
Il primo è un ex Juve, anche se forse in pochi lo ricordano. Nel 1985, oltre allo Scudetto, vinse la Coppa dei Campioni nella drammatica notte dell’Heysel. Era la Juve di Trapattoni, la Juve di Michel Platini.

Dopo l’addio al Milan, col quale ha conquistato lo Scudetto nel 2022, Pioli è emigrato in Arabia. Allena l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, ma è in discussione e, pure lui, a rischio esonero.
Baroni è arrivato tardi in alto, ma senza rubare niente. Alla Lazio, prima avversaria della Juve per l’ultimo posto Champions, si sta confermando come uno degli allenatori più preparati della nostra Serie A.