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_Ciao Michele, ci spieghi il tuo amore spasmodico per il calcio, a tal punto di dire che giochi a pallone da quando cammini? E poi già che ci sei dicci un po’ di te, della tua storia calcistica insomma!
Sono nato il 2-10-1975 a Savona. Praticamente da quando ho mosso i primi passi ho dato calci a tutto quello che avevo intorno, il mio è un amore innato per il calcio insomma! La mia prima squadretta è stata il Vado Ligure, poi il Quiliano. Nella categoria Giovanissimi sono passato alla Peliese, vicino a Genova. Fino a quando ero poco più che un bambino ho giocato da trequartista, poi sono passato a centrocampo. Adesso sono una mezzala di sinistra ma in precedenza ho giocato anche da centrale. Ho fatto il resto del settore giovanili vestendo la maglia granata del Torino. Da Torino sono passato a Sora, in C1, poi Frosinone. A ventidue anni ero a Bari, finalmente in serie A! Dopo quattro anni a Bari sono stato per due anni a Vicenza in B. Adesso sono nell’Atalanta, ha inizio una nuova avventura. I presupposti sono ottimi! Dobbiamo cercare di giocare un campionato da professionisti….
_Adesso Michele sei sposato e la tua famiglia ti segue, ma prima ti sei mai sentito solo? Hai qualche amico calciatore con cui hai condiviso tanti momenti?
Adesso vivo con mia moglie e con mia figlia Roberta. Da quattro anni non sono più solo e sto decisamente molto meglio. Un calciatore sa che deve lasciare famiglia e amici, è il prezzo da pagare per fare il nostro mestiere. Il calcio mi ha sempre aiutato a superare la lontananza, mi ha sempre dato tantissimi stimoli.Soprattutto da giovani la voglia di fare il calciatore supera tutto! Forse per la lontananza dalla famiglia, forse perchè si è spesso insieme, tra calciatori nascono amicizie fortissime. Io ne ho tantissime. Io sono legatissimo a Mauro Briano, giocatore del Guado, e a Moreno Longo che gioca a Teramo. Quest’ultimo è stato anche il mio testimone di nozze!
_Dalla tua esperienza un calciatore può essere anche tifoso? E da dove nasce la tua ammirazione per Roberto Baggio?
Sono stato tifoso della Juventus, ma poi giocando col Torino…Un calciatore non penso riesca ad essere anche un grande tifoso. Quando si gioca passa la voglia di tifare. Il mio mito invece è Roberto Baggio, è il numero uno! Ci ho giocato contro, ma non l’ho mai conosciuto di persona. Ho anche vissuto a Vicenza dove lui è nato, ma niente! Anni fa avevo detto agli amici che se un giorno fossi stato compagno di squadra di Baggio gli avrei sempre pulito le scarpe….ma niente! Roberto Baggio mi piace anche al di fuori del calcio, come persona è molto positiva e naturalmente il campo parla da solo….
_Tu Michele hai studiato? E quando appenderai le scarpe al chiodo cosa hai intenzione di fare?
Sono ragioniere. La cultura è importante per tutti, anche per noi calciatori. È sempre meglio parlare con una persona istruita che non….Spero di giocare a calcio ancora il più a lungo possibile, poi forse potrei anche fare l’allenatore….